07 Nov Apparecchio denti bambini: quali sono i segnali a cui prestare attenzione
APPARECCHIO DENTI BAMBINI: QUALI SONO I SEGNALI A CUI PRESTARE ATTENZIONE
A che età si mette l’apparecchio? Succhiare il dito o usare il succhiotto fa male? Il mio bambino avrà bisogno di mettere un apparecchio? E come posso accorgermene in tempo? Genitori alle prese con bimbi in età prescolare o adolescenziale ci fanno spesso queste domande e noi abbiamo pensato di raccoglierle tutte e dare una risposta.
> L’importanza della prima visita.
I denti dei bambini vanno tenuti sotto controllo fin dal momento stesso in cui iniziano a comparire in bocca (a circa 6 mesi) pertanto per fare una visita dal dentista non è mai troppo presto. Troppo spesso invece accade che molti genitori non si preoccupino dei denti dei loro bambini perché convinti che i denti decidui non abbiano bisogno di cure. Al contrario i piccoli denti destinati a cadere sono invece fondamentali per lo sviluppo di quelli permanenti e in genere di tutto lo sviluppo scheletrico del cavo orale. In genere si può considerare corretto portare alla prima visita il bambino attorno ai 4-5 anni.
> Quali sono i segnali a cui prestare attenzione.
Se, come molti altri genitori, ti stai chiedendo se tuo figlio ha bisogno di un trattamento ortodontico una visita dal dentista potrà chiarire ogni dubbio. Nel frattempo ti lasciamo qualche consiglio su quali sono i segnali a cui prestare maggiormente attenzione:
– se il tuo bambino si succhia il dito da molto tempo, o utilizza il succhiotto questo può facilmente essere causa di cattivi sviluppi scheletrici;
– se noti una precoce perdita dei denti decidui o un’eruzione tardiva di denti permanenti;
– se ti sembra che i denti non siano proporzionati (troppo grandi o troppo piccoli);
– se noti che la mandibola sporge in avanti o si ritira indietro (overjet) e quindi i denti frontali dell’arcata superiore si trovano molto più avanti o più indietro rispetto a quelli dell’arcata inferiore;
– se noti affollamento dentale, quando cioè i denti a non trovano spazio nell’arcata e si sovrappongono tra loro,
– se al contrario i denti si presentano troppo spaziati (diastemi) e quindi più piccoli rispetto allo spazio nell’arcata.
> Quali sono le soluzioni.
Tutte le situazioni sopra descritte si possono risolvere portando lo sviluppo scheletrico delle arcate alla situazione migliore, quindi ad una occlusione perfetta per il morso attraverso un trattamento ortodontico. Sebbene sia possibile intraprendere un trattamento di allineamento a qualsiasi età (anche da adulti) cominciare in età scolare dà numerosi vantaggi perché le ossa dei bambini sono più malleabili e quindi rispondono meglio e più rapidamente agli stimoli dell’apparecchio.
Talvolta è sufficiente una semplice terapia ortodontica intercettiva che ha lo scopo di correggere disarmonie prevalentemente di natura scheletrica (per esempio a livello del palato) armonizzando la crescita scheletrica e favorendo l’eruzione di tutti i denti permanenti evitando l’aggravamento di malocclusioni. Occorre sottolineare infatti che le malocclusioni sono patologie che si evolvono nel tempo assumendo sempre maggiore complessità.
Curando precocemente un bambino si evita quindi una malocclusione più grave e più difficile da trattare. Questa fase di trattamento viene di norma condotta a un’età compresa tra 6 e 9 anni e ha una durata limitata intorno ad 1 anno a cui può seguire il tradizionale trattamento ortodontico con l’utilizzo dell’apparecchio.
Il trattamento ortodontico classico, in età adolescenziale o adulta, ha invece l’obiettivo di riallineare tutti i denti presenti in arcata utilizzando apparecchi fissi che consistono in serie di attacchi posizionati su entrambe le arcate. Il momento migliore per intervenire con un trattamento ortodontico fisso classico è sicuramente all’inizio dell’adolescenza quando i denti permanenti sono appena erotti.
> In conclusione: molti sono i fattori che possono portare a malocclusioni, da fattori genetici a cattive abitudini. Con una semplice visita dal dentista è possibile capire se il bambino necessita di un trattamento ortodontico e in conseguenza agire per tempo, limitando gli effetti negativi della malocclusione.